Contestare multa autovelox: come procedere

Data
24 marzo 2023
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Prima o poi sarà capitato a tutti di ricevere a casa una multa dell’autovelox. Il nostro Codice della Strada dispone sanzioni severe per chi supera i limiti di velocità, ma in alcuni casi è possibile procedere al ricorso ed annullare la multa. 

Vediamo allora come contestare una multa dell’autovelox e quando è possibile farlo.

Come contestare una multa autovelox

L’articolo 142 del Codice della Strada disciplina in maniera rigorosa i limiti di velocità che devono essere rispettati scrupolosamente dagli automobilisti, e al comma 6 ed al comma 6 bis indica anche le modalità di rilevamento delle infrazioni.

Non capita di rado di ricevere a casa una raccomandata contenente una multa per eccesso di velocità registrato dagli autovelox, ma prima di pagare immediatamente la sanzione, e comunicare anche i dati di chi al momento dell’infrazione si trovava alla guida, è bene accertarsi che gli agenti accertatori abbiano rispettato tutte le indicazioni presenti nel Codice della Strada.

Se così non fosse, è possibile contestare la multa autovelox facendo però attenzione ai termini entro i quali proporre ricorso, che potrà essere presentato presso l’ufficio del Giudice di Pace o del Prefetto territorialmente competente.

In entrambi i casi si potrà proporre ricorso personalmente, senza l’assistenza di un avvocato, ma il suggerimento è di farsi sempre assistere da un legale perché avrà maggiore dimestichezza con i termini e le procedure da rispettare.

Quando contestare una multa dell’autovelox: le valutazioni del caso

Prima di procedere con il ricorso si dovranno compiere una serie di valutazioni. Innanzitutto si dovrà valutare l’importo della sanzione e se questo è particolarmente elevato, dato che per proporre ricorso per una multa dell’autovelox presso il Giudice di Pace si dovrà pagare una marca da bollo pari a 27 euro ed un contributo unificato pari a 43 euro.

Se l’importo della multa è di poco superiore alla spesa richiesta non converrà assolutamente procedere col ricorso.

Successivamente si deve essere certi che il ricorso per multa da autovelox sia fondato. Devono essere quindi presenti dei solidi motivi di diritto, supportati anche da sentenze della Cassazione, che agevolino la decisione del Giudice di Pace in vostro favore.

Motivi di annullamento della multa autovelox

Quando si può contestare una multa autovelox? Una delle motivazioni che spesso consente di vincere un ricorso è quella inerente la corretta segnalazione della postazione autovelox. Questa deve essere preventivamente segnalata, ben visibile grazie all’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, e posizionata ad una distanza non eccessivamente ravvicinata all’autovelox così da evitare frenate brusche che potrebbero dare vita a tamponamenti.

La segnalazione, poi, è differente a seconda che la postazione dell’autovelox sia fissa o mobile. Nel primo caso, infatti, varrà il cartello posizionato in maniera stabile sulla sede stradale, mentre nel secondo le forze dell’ordine dovranno posizionare una segnaletica removibile alle distanze prestabilite.

Altro motivo di diritto che può consentire di vincere il ricorso è quello inerente i termini della notifica. La contravvenzione, infatti, deve essere notificata entro 90 giorni da quando viene elevata, pena l’annullamento del verbale. Pertanto è sempre opportuno controllare scrupolosamente le date per verificare che i termini siano stati rispettati correttamente.

Infine si può contestare una multa autovelox in caso di mancata omologazione del dispositivo di rilevamento della velocità. Una volta l’anno questo deve essere sottoposto a nuova taratura e gli estremi sia dell’omologazione che dell’avvenuta taratura devono essere riportati nel verbale.

Contestare multa autovelox: alcuni aspetti importanti

Per procedere alla contestazione del verbale è fondamentale rispettare i termini previsti dal Codice della Strada. Se si opta per la proposizione del ricorso presso l’ufficio del Giudice di Pace territorialmente competente, questo dovrà essere presentato entro 30 giorni dalla notifica della multa per autovelox, mentre se si sceglie la strada del ricorso al Prefetto, i termini saranno di 60 giorni.

A differenza del ricorso presso il Giudice di Pace, quello presso il Prefetto non richiede il pagamento di marche da bollo e contributo unificato; è però fondamentale avere ben chiaro un aspetto molto importante: in caso di rigetto del ricorso presentato innanzi al Prefetto, si potrà essere soggetti al pagamento di una sanzione pari al doppio di quella indicata nel verbale; mentre in caso di mancato accoglimento del ricorso presentato innanzi al Giudice di Pace territorialmente competente l’importo della sanzione resterà invariato, ma si potrà essere obbligati al pagamento delle spese processuali a favore di controparte. 

In entrambi i casi, quindi, è sempre fondamentale verificare che le motivazioni del ricorso siano fondate e supportate dalla Giurisprudenza per non avere sgradite sorprese. 

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